Chiesa di San Vittore a Rho
L’affresco del Pronao


Nella primavera del 1959 a Giovanni Maria Stoppani venne allogata la realizzazione di un grande affresco all’aperto, a decorazione e valorizzazione del pronao della Chiesa di San Vittore. La chiesa sorge nel centro di Rho, una cittadina con una lunga storia politica ed economica, posta nelle immediate vicinanze di Milano.
In quel periodo GMS insegnava presso la Scuola d’Arte di Rho (conosciuta per la sezione dedicata alla ceramica), un impegno che gli dava molte soddisfazioni sia come docente sia come artista e a partire dal quale, la sua cultura e il talento gli avevano attirato notorietà e stima nell’ambito cittadino.
In prima istanza, GMS?propose al Parroco di San Vittore di affrescare la parte centrale della facciata del pronao e di realizzare due statue sopra le porte laterali di ingresso al tempio (vedi >>), accompagnando il disegno progettuale con queste parole:
«Elementi architettonici e di composizione pittorica (affresco) che completano il vuoto della parete di ingresso a chiusura del pronao dando ritmo e bellezza  di forme e di colori alla facciata della chiesa di Rho».
Il Parroco apprezzò la proposta ma, per ragioni anche di disponibilità economica (le statue avrebbero richiesto la realizzazione nella parete di nicchie adeguate), si orientò per una diversa soluzione: chiese quindi a Giovanni MAria Stoppani di realizzare solo l’affresco, estendendolo lungo tutta la parte alta della facciata del pronao e pose come data tassativa per la realizzazione l’8 novembre successivo, in occasione della Festività del Crocefisso.
Per gli oltre 25 metri quadri dell’affresco, GMS ideò una tripartizione tematica che riflettesse la missione spirituale della chiesa, rappresentasse simbolicamente gli elementi della sua fondazione, ricordasse il legame dell’istituzione alla storia cittadina.
Sul lato sinistro pose quindi come figura centrale Giovanni da Raude. Nobile della cittadina e vessillifero dell’esercito cristiano nel corso della prima crociata, il 15 luglio 1099  questo guerriero fu il primo – dopo un memorabile combattimento – a issare la bandiera dei cristiani sulle mura conquistate di Gerusalemme.
Nel riquadro centrale GMS raffigurò invece la donazione alla Madonna della città di Rho da parte di San Vittore (GMS aveva già sviluppato questo tema in un bassorilievo in bronzo realizzato per il camposanto di Pero).
Sul lato destro dell’affresco GMS scelse invece di rappresentare la vita spirituale della cittadina (che tuttora mantiene viva una consolidata tradizione religiosa) unendo idealmente l’antico con il moderno. GMS?mise quindi il Cristo crocefisso in evidenza sullo sfondo di moderni edifici in costruzione (effettivamente in fase di cantiere nel momento in cui GMS dipingeva l’affresco), creando un contrasto istruttivo quanto ai contenuti e coinvolgente quanto all’espressione artistica.
Il lavoro venne eseguito molto rapidamente, utilizzando per il disegno la tecnica del cartone a fori. Qualche difficoltà venne all’artista dalle condizioni atmosferiche insolitamente piovose in quel settembre ma l’opera venne presentata secondo la tempistica definita dall’attento Parroco (la sua fisionomia è rinvenibile nel religioso che sta immediatamente alla sinistra del Vescovo).
La cittadinanza ne fu sinceramente entusiasta, come testimonia il fresco redazionale composto per l’occasione e che comparve sul quotidiano locale il 9 novembre 1959 (vedi >>>).
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